La Forra del Casco dell’acqua

La Forra del Casco dell’acqua

Vorresti provare a fare canyoning ma non sai nuotare? Non c’è problema, la natura ha creato la Forra del Casco. Vuoi provarci in una forra che ti assicura il massimo divertimento? Sempre lei. Vuoi che sia anche facile, senza però esagerare? Indovina un po’ 🙂

La Forra del Casco è al tempo stesso una delle forra più facili, divertenti ed emozionanti dell’Umbria, ed inoltre è costantemente ricca d’acqua. In pratica è l’itinerario di torrentismo tra i più conosciuti e frequentati di tutto il Centro Italia ed è quello che noi di Madmad Canyoning proponiamo ai neofiti, e che spesso ci viene richiesto da chi vuole tornare a fare torrentismo per la seconda o terza volta.

Torrentismo in Valnerina

La Forra del Casco, che i locali chiamano Le Pisciarelle, o anche Lu casco dell’acqua (con riferimento alla cascata più alta della forra), si trova nei pressi di Ceselli, una piccolissima frazione di un Comune altrettanto piccolo, Scheggino (in Provincia di Perugia), nella Valnerina.

Forra del Casco: caratteristiche generali

Ciò che rende così attraente questa forra è la costante presenza di acqua ed un percorso molto variegato, caratterizzato da 12 cascate (con la più alta di 30 metri) e ricco di divertenti toboga e marmitte allagate (scivoli naturali e pozze d’acqua). La prima cascata s’incontra dopo duecento metri dall’inizio del percorso, ed è alta 8 metri. A partire da qui è un susseguirsi di divertimento continuo, lungo poco più di un 1 km, durante il quale si è circondati da un ambiente boschivo integro, incontaminato, a tratti selvaggio e sempre affascinante

Difficoltà della forra: media

Come dicevamo sopra, questo percorso torrentistico è praticamente adatto a qualunque neofita, purché si tratti di una persona che abbia alcuni requisiti minimi, che vi invitiamo a conoscere qualora non abbiate mai avuto a che fare con questo genere di attività. Precisiamo che per questa forra non è necessario saper nuotare.

La progressione in forra non supera in genere le 3 ore, ma molto dipende dalle persone che ogni volta vanno a formare il gruppo dei partecipanti, ognuna delle quali potrebbe avere predisposizioni diverse nell’affrontarlo. In ogni caso tendiamo a formare gruppi omogenei, basandoci o sulla nostra conoscenza personale dei partecipanti, oppure su quanto essi ci dicono riguardo a precedenti esperienze di canyoning e riguardo alla loro condizione fisica.

Da precisare che tra le possibili cause di rallentamento c’è anche l’eventuale presenza di altri gruppi di torrentisti, che potrebbero procedere più lentamente rispetto ai tempi medi di percorrenza.

Noi di Madmad Canyoning proponiamo questa forra da aprile ad ottobre, ed organizziamo le uscite formando gruppi di persone con un’età compresa tra i 16 e i 65 anni.

FORRA DEL CASCO: SCHEDA TECNICA

  • Avvicinamento:  45 minuti
  • Progressione forra: 3 h minuti
  • Ritorno alla macchina: 10 minuti
  • Tempo percorrenza: 3 h
  • Altitudine in entrata: 730 metri s.l.m.
  • Altitudine in uscita: 460 metri s.l.m.
  • Dislivello: 270 metri
  • Lunghezza percorso: 1,200 km
  • Difficoltà: 2
  • Numero calate con corda: 7 obbligatorie 4 facoltative
  • Altezza massima calata: 28 metri
  • Cascate d’acqua: sì
  • Cascata più alta: 30 metri
  • Tuffi: no
  • Corridoi allagati: sì
  • Toboga: no
  • Necessario saper nuotare: no
  • Necessario esperienze precedenti: no
  • Praticabile da: tutto l’anno
  • Nostre uscite: da aprile a ottobre
  • La consigliamo a: tutti, anche neofiti

QUANTITÀ DI ACQUA NELLE FORRE

Riguardo alla quantità di acqua presente nelle forre, precisiamo che nei mesi durante i quali organizziamo le uscite questa quantità dipende dal bacino di raccolta idrico o dal nevaio da cui proviene l’acqua (accumulo invernale). Le indicazioni riportate nella scheda tecnica si riferiscono quindi ad una presenza di acqua normalmente prevedibile, ma che può variare di stagione in stagione.

Negli stessi mesi la portata media dell’acqua può inoltre subire possibili aumenti giornalieri, dovuti a rovesci temporaleschi. Nel caso di aumenti eccessivi, che possono alterare il livello di difficoltà della forra indicato nella scheda tecnica, ci riserviamo il diritto, a tutela della vostra e nostra sicurezza, di rimandare l’uscita in una data diversa da quella concordata.

Per diverse ragioni siamo molto legati al territorio della Valnerina, che frequentiamo da molti anni e che conosciamo molto bene. Vogliamo quindi spendere qualche parola per questa valle, dove fra l’altro abbiamo la nostra base operativa

VALNERINA: PARADISO DEGLI SPORT OUTDOOR, POCO DISTANTE DA ROMA

La Valnerina prende il nome dal fiume Nera, lungo 116 km, che nasce sui Monti Sibillini, nelle Marche, attraversa l’Umbria, ed arriva fino a Orte, in Provincia di Viterbo (Lazio), dove poi sfocia nel Tevere. L’ingresso in Umbria avviene nei pressi del Comune di Preci, a circa 20 km dalla sorgente marchigiana, e da qui segue un percorso che lo porta fino ai margini alla Conca Ternana, una grande area pianeggiante completamente circondata da colline e montagne (all’interno della quale si trova la città di Terni), e poi prosegue appunto fino a Orte.
Tutta la valle che viene attraversata dal Nera, e che da Preci arriva grossomodo ai margini montuosi che si affacciano sulla Conca Ternana, costituisce la Valnerina. Qui tutto è accogliente e funzionale al massimo rispetto della natura, della storia, e delle tradizioni popolari che caratterizzano questo territorio, dove fra l’altro si mangia molto bene. Qui sono presenti fortificazioni e torri medievali, importanti abbazie, eremi solitari, e piccoli borghi che a volte danno la sensazione ai visitatori di essere stati catapultati indietro nel tempo. Qui si trova la Cascata delle Marmore, la meta turistica più importante di tutta la valle. In questo posto meraviglioso, a soli 140 km circa da Roma, è possibile praticare qualunque genere di attività ricreativa e sportiva outdoor, tra i quali il canyoning. Ve ne indichiamo solo una parte: rafting, kayak, hydrospeed, canoa, parapendio, deltaplano, paramotore, escursioni con asinelli e muli, arrampicata libera, trekking, corsi di sopravvivenza, orienteering, speleologia, mountain bike, safari fotografico, free climbing, ponte tibetano, birdwatching, escursionismo con ciaspole, nordic walking, snowkite, tiro con l’arco ed altri ancora.

LA CASCATE DELLE MARMORE

Siete mai stati alla Cascate delle Marmore? In caso di risposta negativa vi suggeriamo di andarci, perché si tratta di una cascata senza dubbio bella, che vale la pena di andare a vedere, soprattutto se non avete mai avuto modo di ammirare questo genere di spettacolo della natura.
Riguarda a questa cascata su internet si trovano moltissime informazioni, che sono grossomodo sempre le stesse, e non è nostra intenzione starle a ripetere. Qui ci limitiamo a precisare che spesso si sente dire e si legge che si tratta di una delle cascate più alte d’Europa, considerato il suo dislivello complessivo di 165 metri, diviso in tre salti. Non è esattamente così, o quantomeno non bisogna pensare che le altre siano maggiori solo di poco. Nel nostro continente ci sono cascate decisamente più importanti, e quella della Marmore non può competere con nessuna di queste (Norvegia, Vinnufossen, 860 m; Italia, Cascate dello Stroppia, 500 m; Francia, Grande Cascade de Gavarnie, 422 m; Italia, Cascate del Serio, 315 m; Norvegia, Vettisfossen, 275 m; Norvegia, Geiranger, 250 m; Italia, Cascate del Rio Verde, 200 m; Islanda, Glymur, 198 m). E neanche si tratta di una cascata con una portata d’acqua tra le più imponenti. Sempre in Europa, ed in particolare in Islanda, ce ne sono alcune che sono realmente impressionanti. Ciò non toglie che la Cascate delle Marmore sia comunque un bel fiore all’occhiello per la regione Umbria. L’acqua che cade è quella del fiume Velino, che nasce sul Monte Pozzoni, in Provincia di Rieti, ed è lungo 90 km. Lungo il suo percorso, in prossimità della frazione di Marmore, defluisce dal lago di Piediluco e si tuffa nella gola del fiume Nera. Il nome Marmore deriva dai sali di carbonato di calcio presenti sulle rocce, che sono simili a marmo bianco.

Concludiamo dicendo che poco distante dalle base della cascata partono le uscite per il rafting, l’hydrospeed, la canoa e il kayak. Il centro Rafting Marmore è un buon riferimento per avvicinarsi a queste attività, ed è infatti qui che abbiamo la nostra base operativa e dove ci diamo spesso appuntamento per andare poi a fare canyoning.

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