Canyoning: torrentismo in Abruzzo

Forre a volontà

L’Abruzzo è una delle altre regioni del Centro Italia dove il canyoning è praticamente di casa. Decisamente bello, e quasi selvaggio, è il luogo ideale per chi si vuole immergere in una natura boschiva molto wild e al tempo stesso divertirsi praticando il torrentismo.

Noi di Madmad Canyoning Italia ve ne proponiamo sei

Le forre che vi proponiamo sono abbastanza variegate e alcune di queste richiedono una certa resistenza alla fatica. Due di queste sono facili, mentre le altre tre sono più impegnative. La loro durata media di percorrenza si aggira intorno alle 4 ore, mentre il tempo necessario per l’avvicinamento alle forre varia da 10 minuti fino ad un massimo di un’oretta circa. La durata totale di ogni singola escursione dipenderà comunque dalle persone che andranno a formare il gruppo, che potrebbero avere predisposizioni diverse al trekking e alle tecniche di discesa delle forre.

Per queste forre sono previsti gruppi composti da minimo 4 persone. L’età dei partecipanti non può scendere sotto i 15 anni o essere superiore ai 65. Per partecipare alle escursioni è necessario un certificato medico di sana e robusta costituzione, oppure un’autocertificazione di buona salute.

Per i minorenni che non sono accompagnati dai genitori è necessario che questi ultimi dichiarino per iscritto che autorizzano i propri figli a partecipare all’escursione di canyoning.

Madmad Canyoning in Abruzzo:
dove vi portiamo

Fosso di Riancoli | media difficoltà

  • Al confine tra Abruzzo e Lazio. La forra di Riancoli inizia in un ruscello, dove ci facciamo trasportare a pancia all’aria dalla corrente fino ai primi salti, superabili quasi tutti con dei tuffi in pozze d’acqua. Poi il ruscello diventa uno stretto canyon, l’acqua aumenta di velocità, e arriviamo nella parte più bella del percorso: calata da 15 metri sotto l’acqua, nuotata vicino alla cascata, possibilità di tuffi da 10 metri d’altezza e toboga finale. Un vero parco naturale di divertimenti acquatici.

Gole del Salinello | media difficoltà

  • Le Gole del Salinello si trovano vicino Civitella del Tronto, nella Provincia di Teramo. Inserite all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, queste gole fanno parte della Riserva naturale Gole del Salinello e prendono il nome dal fiume che le ha scavate tagliando in due il massiccio dei Monti Gemelli. Le gole offrono uno scenario isolato e dal sapore selvaggio, caratterizzato da frequenti attraversamenti di pozze nelle quali potersi tuffare, da diverse calate con corda e da una bella cascata alta 20 metri.

Forra di Avello | media difficoltà

  • La forra del fiume Avello si trova vicino al paese di Pennapiedimonte, in provincia di Chieti, alle pendici del versante orientale della Maiella. Molti la considerano la forra più bella del Centro Italia. Semplice da attraversare, presenta pochi punti dove bisogna calarsi con la corda, il più alto dei quali misura circa 7 metri, ma è talmente ricca di pozze e corridoi allagati da farla sembrare un parco acquatico. Particolarmente suggestivi sono poi alcuni suoi tratti molto incassati e stretti, dove la luce del sole fa così fatica a penetrare da doverli attraversare quasi al buio.

Grotta di Pietrasecca | facile

  • Al confine tra Lazio e Abruzzo, la Grotta di Pietrasecca è un piccolo gioiello della natura, così vicino a Roma che non può non essere visitato. Si tratta di un inghiottitoio naturale che raccoglie le acque del bacino dell’Ovito. Il percorso della grotta è caratterizzato dalla presenza di piccoli laghetti, brevi rapide, piccole cascate e da alcuni ambienti con stalattiti e stalagmiti. L’escursione termina con un salto d’acqua di 8 metri che si tuffa in lago. L’intero percorso, molto più vicino alla speleologia che al canyoning, ci porterà in mondo buio e affascinante che illumineremo con le nostre lampade frontali.

Forra di Fossaceca | difficile

  • Posta sotto al Monte Prena, una della 27 cime del Gruppo del Gran Sasso, la Forra di Fossaceca è forse la più impegnativa del centro Italia. La sua principale caratteristica consiste nel fatto che pur non dovendo mai nuotare in laghetti o corridoi allagati ci si bagna ugualmente tantissimo. Motivo di questa inzuppata d’acqua sono una serie di calate sotto diverse cascate, la più alta delle quali misura 35 metri.

Fosso di Malepasso | difficile

  • Collocato anche questo sotto al Monte Prena, il Fosso di Malepasso inizia ad una quota di 1270 metri e scende fino a quota 960, per un totale di 310 metri di dislivello profondamente incassati e con numerosi salti rocciosi. L’ambiente, selvaggio e incontaminato, è molto suggestivo ed offre panorami indimenticabili.

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